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Il cantante ha invocato il cessate il fuoco e la fine della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Immediata la replica dell’ambasciatore di Israele, Alon Bar: “Vergognoso che il palco del Festival sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni”. La risposta di Ghali nello speciale di Domenica In su Sanremo: “Continua la politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire stop alla guerra e stop al genocidio”. Polemica per gli interventi della conduttrice Mara Venier, anche sul caso Dargen D’Amico
Protagonista di un episodio simile è stato Dargen D’Amico, che nello speciale di Domenica In ha affrontato, in risposta alla domanda di uno dei giornalisti, il tema dei migranti. Argomento che, peraltro, costituisce il nucleo del brano Onda alta in gara al Festival. Dopo aver ricordato la “regola dell’accoglienza”, D’Amico ha detto che “l’Italia è un paese che si sta rimpicciolendo” e che “la bilancia economica dell’immigrazione è in positivo. Quello che gli immigrati immettono nelle nostre casse per le nostre pensioni è più di quanto spendiamo per l’accoglienza. Queste sono statistiche che andrebbero raccontate”. Mara Venier, però, ha interrotto il cantante perché “qui è una festa, siamo qui per parlare di musica e per divertirci, ci vorrebbe troppo tempo per approfondire questi argomenti”. Di fronte all’imbarazzata “censura” della conduttrice, D’Amico ha replicato con sarcasmo: “Se mi fanno una domanda non riesco a non rispondere”, e prima di lasciare il palco ha aggiunto: “Arrivederci, se non dovessimo più rivederci”.
Scritto da: SCI Musica
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