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Da Bologna alla Luna
L’album “Da Bologna alla Luna” della band Leandro Pallozzi ed i Vecchi Draghi è un viaggio musicale che celebra la resistenza, la memoria e narra di tematiche sociali attraverso otto tracce.
1) Edera – Francesca De Giovanni: Edera è un inno di resistenza e di lotta, una consacrazione a Francesca Edera De Giovanni, una delle prime donne partigiane morto sotto mano fascista. Le sue parole vivranno nella nostra memoria, che insieme ai valori vorremmo trasmettere alle generazioni future.
2) La Gazza: Canzone vincitrice della prima edizione del festival dialettale tin bota per l’Emilia-Romagna. Racconta la forza intrinseca del popolo emiliano romagnolo, capace di superare l’alluvione del maggio 2023 nonostante la furia della natura.
3) Mario: A “Mario”, un senzatetto di Bologna morto a dicembre 2021 su una panchina di Via San Felice, è dedicata questa canzone di protesta contro l’indifferenza dell’opulenza, in una grassa Bologna disattenta all’altro e concentrata su se stessa.
4) Mi Pèder – il mondo del padre che non c’è: A volte, si è vittime di uno stereotipo sociale. Questa canzone racconta in modo autobiografico, come non sempre le cose sono come appaiono. La figura del padre può essere vista da più punti di vista, non tutti naturalmente intuibili.
5) Marisa: Un modo per vivere in eterno è quello di permanere nel ricordo di coloro a cui abbiamo insegnato l’amore. Marisa racconta la tenacia e la forza di una guerriera del XXI secolo in lotta contro la sua inguaribile malattia che l’ha portata via.
6) Socmel du Maron: A volte, la critica più pungente è quella che arriva attraverso l’ironia e questa canzone, apparentemente allegra e spensierata nasconde un senso profondo di contestazione verso la tecnocrazia dilagante.
7) La resistenza nel XXI secolo: La resistenza non è solo un momento storico passato, ma una reazione ad un sistema che muta, ma mantiene in se la medesima violenza che si manifesta attraverso il male di vivere contemporaneo.
8) Da Bologna alla luna: La Globalizzazione ha avvicinato mondi lontani, allontanando tuttavia quell’idea di comunità che aveva prospettato. Da Bologna parte quindi un filo che rotolando fino alla luna perde il contatto con la sua matassa originaria, smarrendo il senso del suo cammino.
Biografia
Leandro Pallozzi nasce a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1975, appassionato di musica da sempre è impegnato attivamente nel mondo del cantautorato a partire dal 2018. Nel 2020 produce il singolo “Siamo diversità” in collaborazione con diverse associazioni del territorio nazionale e gruppi social impegnati nella difesa dei diritti umani. Nel 2021 vince le finali regionali di Sanremo rock e trend e partecipa alle finali nazionali presso il teatro dell’Ariston. Nel 2021 partecipa ad una voce per San Marino, al premio via Emilia e al Gran Galà dei festival ottenendo in ciascuna competizione ottimi riconoscimenti. Nel 2022 esce sulle principali piattaforme musicali il suo primo album nato dalla ormai consolidata fratellanza con la band dei Vecchi draghi “Ciao Vez”. Le sue influenze musicali spaziano dal cantautorato tradizionale emiliano romagnolo, in particolar modo Francesco Guccini, Lucio Dalla, Vasco Rossi oltre che la musica folk irish dei the Pogues, Bothy Band, Christi Moore ed infine il folk rock italiano dei Modena City Ramblers, Cisco Bellotti e di Davide Vand Der Sfroos. Nel 2023 vince il primo festival della canzone dialettale di Bologna “Tin Bota” organizzato dal MEI in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, con una canzone sull’alluvione, intitolata la Gazza. A maggio 2024 partecipa al festival: Musica per le Aie vincendo il premio indetto dal MEI.
Link dei digital stores: https://pmsstudio.lnk.to/leandropallozziedivecchidraghi
Scritto da: SCI Musica
Leandro Pallozzi pms studio vecchi draghi
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